PAPPA REALE
(Gelatina Reale)
La gelatina reale, a differenza della propoli e del miele che sono una rielaborazione di essenze prelevate in natura, è una sostanza esclusivamente animale. Viene infatti prodotta dalle api operaie, di età compresa tra il 5° e il 14° giorno, come secrezione delle ghiandole ipofaringee e mandibolari. Questo eccezionale alimento permette di far nascere da una larva un’ape regina anziché un’ape operaia, sviluppando nell’insetto l’apparto riproduttore e quello per deporre le uova e di prolungargli la vita (4-5 anni rispetto a 1-6 mesi delle operaie). È per queste proprietà ed effetti che la gelatina reale ha sull’ape che l’uomo ha cominciato a considerarla come un possibile alimento e ha scoperto che sono molti i benefici che apporta al suo organismo; molte infatti sono le proprietà riconosciute alla gelatina reale: al suo consumo viene associata un’azione generale di stimolo su tutto l’organismo che si traduce in una sensazione di maggior benessere psicofisico, una maggiore resistenza alla fatica fisica e intellettuale e un aumento dell’appetito. Proprio per queste caratteristiche l’uso della gelatina reale è particolarmente consigliato ai:
Bambini: stimola l'appetito, aumentandolo rapidamente in chi ne è privo, nel contempo non modificando l'appetito normale.
Ragazzi: avendo un'azione sulla pelle rendendola più morbida ed elastica, combattendo i punti neri, l'acne e la caduta dei capelli frequente negli periodi di sviluppo, inoltre agisce sull'attività neuro-psichica diminuendo l'emotività e migliorando l'umore.
Adulti: agisce sulla pressione arteriosa, innalzandola in quei soggetti che l'hanno troppo bassa, sulla sfera sessuale, favorendone le funzioni, in particolare l'attività ovarica. Inoltre è di stimolo in stati di coronaropatici e miocardiopatici.
Anziani: è di aiuto alla cura dell'anemia e astenia soprattutto senile, nella cura dell'ulcera duodenale, e come ricostituente specifico nei cambi di stagione.
Caratteristiche fisiche e organolettiche:
La gelatina reale si presenta come una sostanza semifluida, omogenea e gelatinosa, di colore biancastro tendente al beige.
Ha un sapore acido e un odore pungente e di tipo fenolico. Si possono riscontrare delle differenze di tonalità di colore, ma ciò dipende dal tipo di polline e di miele con cui le api si nutrono in quel periodo e non è indice di un prodotto scadente se questo è stato ben conservato.
Composizione chimica:
La composizione della gelatina reale fresca è:
Protidi totali 44,0% ± 0,4%
Lipidi totali 7,9% ± 0,3%
Acidi grassi saturi e insaturi 1,4% ± 0,2%
Zuccheri totali 37% - 43 %
Altro
Per quanto riguarda gli acidi grassi, la gelatina reale ne contiene circa 31 tra saturi e insaturi, ma ha un quantitativo maggiore di acidi grassi insaturi rispetto ai saturi. Un particolare acido grasso insaturo, il 10-HDA (Acido trans-10idrossi-D2-decenoico), è contenuto esclusivamente nella gelatina reale ed esercita attività antibatterica e antitumorale. La concentrazione di questa componente molto preziosa diminuisce man mano che il prodotto invecchia, è quindi importante consumare il più possibile gelatina reale fresca e proprio la presenza di questo acido nella gelatina è indice di freschezza del prodotto.
Gli zuccheri più rappresentativi sono:
· glucosio + fruttosio: dal 33% al 43%
· saccarosio: dallo 0% al 6%
· maltosio: dallo 0% al 1,4%
Tra le altre sostanze presenti nella gelatina reale rientrano: gli oligoelementi, tra cui calcio, potassio, magnesio, sodio e zinco; quasi tutte le vitamine conosciute, Gruppo B, H A PP, acido Pantotenico, acido Folico; tracce di ormoni; enzimi; fattori colinergici.
Colina e Acetilcolina, in particolare l'acetilcolina, sotto forma di cloridrato di acetilcolina, è presente in quantità non riscontrabili in nessun altro alimento. Contiene inoltre anche granuli di polline, elemento che permette di identificarne l’origine geografica.
Oltre a tutte le sostanze descritte, il 2,8% del contenuto della gelatina reale non è ancora conosciuto, per questa ragione non si è ancora riusciti a ricostruire artificialmente in laboratorio questo prodotto.
Gli effetti che esplica sull’organismo umano sono dunque dovuti a tutti questi diversi componenti in naturale equilibrio e all’effetto sinergico fra gli stessi.
Conservazione e confezionamento:
La gelatina reale fresca non è un alimento che si conserva facilmente, dato il suo alto contenuto in acqua e la particolare composizione chimica. Teme l’ossigeno dell’aria, la luce e l’attacco di muffe, mentre si difende bene dall’attacco dei batteri. Tuttavia se è ben conservata si difende bene da sola dall’attacco dei patogeni. Bisogna conservarla in frigo, ad una temperatura compresa tra 0 e 5 °C, e durante i trasporti si deve mantenere la catena del freddo per non far decadere qualitativamente il prodotto ed evitare che si denaturino le proteine in essa contenute. Seguendo queste accortezze la gelatina reale si può conservare, senza che perda le sue caratteristiche biologiche, fino ad un massimo di 18 mesi.
La gelatina reale ha un pH compreso fra 3,5 e 4,5 ed un’umidità compresa tra il 64 e il 68%. Se la gelatina si presenta con una umidità inferiore al 64% vuol dire che il prodotto è vecchio o è stato mal conservato; se l’umidità è superiore al 68% il prodotto potrebbe essere stato sofisticato. Si sono verificati dei casi in cui delle partite di prodotto provenienti dall’Asia orientale ammuffivano perché erano state sofisticate con l’aggiunta di acqua distillata o yogurt.
Fino a pochi anni fa in Italia la produzione di gelatina reale era un’attività sporadica, con piccole produzioni e un prezzo troppo elevato per poter competere con il prodotto importato dall’Asia orientale. Oggi si riscontra un interesse sempre maggiore per il prodotto italiano, anche perché quello importato dalla Cina è spesso contaminato da antibiotici e non garantisce i requisiti merceologici e sanitari richiesti.
Fonti:
"Aspetti tecnici, economici e commerciali della produzione di pappa reale", Prof. Silvio Franco, Sergio Vignali; Università degli Studi della Tuscia.
"Le Api - Biologia, Allevamento, Prodotti", Alberto Contessi, Edagricole 2005
Convegno 21 gennaio 2011
“Infiammazione e stress ossidativo: prodotti naturali, un pozzo di virtù.”
Dott. Prof Luciano Pecchiai Medico dal 1947. Libero docente in Anatomia Patologica. Ricercatore del C.N.R. negli anni ’50. Primario patologo presso l’Ospedale dei Bambini “Vittore Buzzi” di Milano dal 1959 (con qualifica di emerito dal 1993). Ha istituito presso l’Ospedale stesso, nel 1960, il “Centro di Eubiotica Umana”, proponendo un progetto di vita e di alimentazione in sintonia con la natura, secondo la nostra scienza e tradizione.
STRESS OSSIDATIVO.
COME DIFENDERSI CON I BIOFLAVONOIDI E L’ACETILCOLINA DELL’ALVEARE
Lo stress ossidativo è una condizione patologica causata dalla rottura dell’equilibrio fisiologico, in un organismo vivente, per la produzione e l’eliminazione di situazioni chimiche ossidanti, da parte di sistemi di difesa antiossidanti. A integrazione di questo concetto, va precisato, che tutte le forme di vita, mantengono un ambiente riducente. Eventuali disturbi di questo normale stato ridotto, possono avere effetti tossici per la produzione di perossidi e radicali liberi, che danneggiano tutti i componenti delle cellule, compreso il DNA. Le situazioni ossidanti ed i radicali liberi svolgono importanti ruoli fisiologici, come la difesa nei confronti dei batteri e la trasmissione dei segnali biochimici tra le cellule. E’ soltanto il loro eccesso, a dare origine allo stress ossidativo, correlato e un gran numero di patologie (arterosclerosi, ipertensione, morbo di Parkinson, morbo di Altzheimer, artrite reumatoide, ecc.), oltre ad essere importante nei processi di invecchiamento. Considerando ora, come difendersi dallo stress ossidativo e in genere dall’eccesso dei processi ossidativi, rileviamo, che è la natura stessa, che suggerisce la risposta. Per difendere dalle ossidazioni la vitamina fondamentale del modo vegetale, cioè la vitamina C (acido ascorbico) , rende presente nelle piante i bioflavonoidi. I bioflavonoidi sono polifenoli, dotati di potente azione antiossidante, antiinfiammatoria, antivirale e antiinfettiva, in grado di bloccare gli attacchi ossidativi dei radicali liberi e le varie situazioni di stress. I bioflavonoidi sono stati individuati a centinaia. I più conosciuti sono la rutina e la quercetina. I bioflavonoidi sono presenti nei prodotti dell’alveare, miele e propoli, in quanto derivanti dal nettare dei fiori e dalla melata. Pertanto, i
prodotti dell’alveare, oltre a esercitare una azione propria antibatterica e antivirale, esercitano una azione in quanto bioflavonoidi nei confronti dello stress ossidativo. A questo punto, facendo riferimento a una correlazione tra stress ossidativo e alcune patologie, tra le quali il morbo di Parkinson e di Altzheimer, è il caso di ricordare che in queste patologie è stata rilevata una carenza del neurotrasmettitore acetilcolina. Questo dato giustifica l’opportunità di associare ai bioflavonoidi anche l’acetilcolina, presente nei prodotti dell’alveare. E ora è doveroso precisare, come le api producono l’acetilcolina, che nella gelatina reale raggiunge concentrazioni di 1 mg/g. Dalla lisi alla capsula ceroide dei batteri, viene ricavata la colina, dalla quale poi, per intervento dell’enzima Acetilcoenzima A prende origine l’acetilcolina.
prof. dott. Luciano Pecchiai “Centro di Eubiotica Umana”
V.le Nazario Sauro 11 – 20124 Milano
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VANGELISTA MIELI NATURALI di Paolo Vangelista
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