20.04.2013 13:06
In quasi tutti i detersivi in polvere convenzionali e in molti “ecologici”, sono ampiamente utilizzate le zeoliti (dal 15% al 30% del peso prodotto). La loro funzione è quella di “sequestrare” gli ioni di calcio e magnesio che rendono dura l’acqua e favorire così l’azione dei tensioattivi.
Consumo critico:le zeoliti.
In quasi tutti i detersivi in polvere convenzionali e in molti “ecologici”, sono ampiamente utilizzate le zeoliti (dal 15% al 30% del peso prodotto). La loro funzione è quella di “sequestrare” gli ioni di calcio e magnesio che rendono dura l’acqua e favorire così l’azione dei tensioattivi.
Il problema nasce dal fatto che le zeoliti sono completamente insolubili.
Immaginate quindi che ad ogni lavaggio negli scarichi e nelle fosse biologiche venga versata della sabbia bianca. Col tempo questa crea nelle tubature e nei sifoni delle incrostazioni grigiastre, oltre ad accumularsi nelle fosse biologiche obbligandovi a svuotarle più frequentemente. Quando poi le zeoliti raggiungono le acque dei fiumi e dei mari si depositano sui fondali creando problemi allo sviluppo della flora.
I brevetti per la produzione delle zeoliti sono detenuti da aziende il cui capitale è, tutto o in parte, statunitense, mentre il maggior produttore di fosfati (di cui le zeoliti sono il sostituto) è un paese africano, l’Egitto.
Officina naturae ha scelto di non utilizzare le zeoliti in favore delle silici lamellari che svolgono la loro funzione pur essendo completamente solubili. Consumo critico:le zeoliti.
In quasi tutti i detersivi in polvere convenzionali e in molti “ecologici”, sono ampiamente utilizzate le zeoliti (dal 15% al 30% del peso prodotto). La loro funzione è quella di “sequestrare” gli ioni di calcio e magnesio che rendono dura l’acqua e favorire così l’azione dei tensioattivi.
Il problema nasce dal fatto che le zeoliti sono completamente insolubili.
Immaginate quindi che ad ogni lavaggio negli scarichi e nelle fosse biologiche venga versata della sabbia bianca. Col tempo questa crea nelle tubature e nei sifoni delle incrostazioni grigiastre, oltre ad accumularsi nelle fosse biologiche obbligandovi a svuotarle più frequentemente. Quando poi le zeoliti raggiungono le acque dei fiumi e dei mari si depositano sui fondali creando problemi allo sviluppo della flora.
I brevetti per la produzione delle zeoliti sono detenuti da aziende il cui capitale è, tutto o in parte, statunitense, mentre il maggior produttore di fosfati (di cui le zeoliti sono il sostituto) è un paese africano, l’Egitto.
Officina naturae ha scelto di non utilizzare le zeoliti in favore delle silici lamellari che svolgono la loro funzione pur essendo completamente solubili.
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