05.02.2012 22:59

Az. Agr. Francesco Bordignon

CHI SIAMO

Siamo un pool di piccoli agricoltori della zona di Borso del Grappa, ci siamo uniti condividendo attrezzature, terreni, gestione dei clienti, fornitori etc.

Sara coltiva  a 700 mt sulla strada per Campo Croce, frutti di Bosco e piante medicinali in maniera biologica e quest’anno ha allevato maiali in un recinto dentro ad un bosco di 2000 mq sempre nella sua proprietà. Inoltre in un pascolo di un ettaro a Crespano, alleva pollo ruspante e maiali allo stato brado.

Francesco coltiva un ettaro di orto biologico e alleva polli ruspanti a Borso del Grappa.

Poi, da ultimo, si è aggiunto Paolo, un allevatore di Romano d’Ezzelino che, oltre a mucche da latte, alleva a erba e fieno alcuni manzi all’anno. Da lui, che usa l’omeopatia in stalla come cura per le mucche, Sara e Francesco si riforniscono di letame per le coltivazioni.

ALLEVAMENTO DI POLLI

Il pollo che noi alleviamo è il “collo nudo” che è molto usato in biologico e negli allevamenti rurali. Il pollo ha a disposizione un pascolo di 10 mq per capo (contro i soli 4 mq previsti dal regolamento biologico) e vive all’aperto tutta la sua vita. Viene fatta anche un’accurata rotazione del pascolo  che comporta sì l’allevamento di pochi capi ma  garantisce una corretta rigenerazione del terreno.

Gli alimenti provengono da agricoltura biologica o da aziende che hanno iniziato la certificazione biologica. La razione alimentare è composta da mais, pisello proteico, soia o favino, crusca e quello che si trova nel pascolo. Non vengono utilizzati integratori alimentari di nessun tipo (neanche quelli ammessi in biologico) si lavora sulla prevenzione delle malattie usando in abbondanza echinacea, rosa canina, corteccia di gelso, aglio, semi di zucca , mela leuca.  Nessun tipo di medicinale viene impiegato.

SOLO INSIEME POSSIAMO FARCELA

Purtroppo l’agricoltura sta passando un periodo drammatico.

 Ma ci siamo mai chiesti perché il SETTORE PRIMARIO è in crisi?  I contadini hanno la grande responsabilità di “MANTENERE E CURARE IL TERRITORIO AGRICOLO” affinchè possa produrre il necessario alla sopravvivenza di tutti noi .  Questo pesantissimo carico Etico e morale non può più fare conto solo delle forze dei contadini che poi si vedono costretti a subire la prepotenza della politica +quantità/-prezzo. Non si può chiedere all’agricoltore di rinunciare un reddito minimo per poter vivere

E se domani tutti gli agricoltori, stanchi di questa situazione così difficile decidessero di gettare la spugna?

E’ importante iniziare a pensare che le attività presenti di un territorio possono concorrere insieme alla sua salvaguardia perché è nell’interesse di tutti che questo avvenga.

Solo con la collaborazione tra tutte le forze, singoli o gruppi, si potrà garantire la gestione corretta e responsabile del territorio.

E’ arrivato il momento in cui   tutti noi possiamo essere parte attiva nel cambiamento che è più che mai urgente e necessario.

Le scelte dei consumatori possono fare molto in questo senso.

Dal  punto di vista della sopravvivenza delle piccole aziende agricole il consumatore può, scegliendo di consumare i prodotti del suo territorio, garantire remunerazione più equa all’agricoltore. D’altro canto il consumatore ne guadagnerà in qualità del prodotto che sarà sicuramente più fresco rispetto a quello trovato al supermercato, potrà controllare di persona la serietà del produttore ,  automaticamente verrà abbattuto l’inquinamento legato alle pratiche agricole da “Grosse produzioni” e ai relativi trasporti

FARE RETE: L’UNICO MODO PER SOPRAVVIVERE

A tal proposito abbiamo già avviato un proficuo  rapporto di collaborazione con alcune aziende locali che , in questo modo sono legate alla tutela e conservazione del territorio, alla sensibilizzazione di più persone possibili in modo da favorire la produzione di prodotti qualitativamente superiori nel pieno rispetto dell’ambiente e del consumatore finale

COSA CI PROPONIAMO

Il ns fine è quello di riportare la sovranità alimentare ed energetica nella ns zona affinchè un nucleo, un borgo, una comunità riesca a diventare il più possibile autosufficiente in quanto solo così la ns qualità di vita potrà migliorare.

E’ il ns modo per rimettere in moto l’economia, per uscire dalla crisi. Crediamo sia una grande opportunità per una conversione “verde”.

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